senza mandato

Appunti di Gianni Valente

LIBANO – Il Patriarca maronita propone ai vertici libanesi una soluzione di “compromesso” per uscire dalla crisi

Beirut (Agenzia Fides) – Una “soluzione istituzionale” di ordine politico e giuridico. Una sorta di compromesso di alto profilo per uscire dalla nuova drammatica crisi in cui si sta avvitando la nazione libanese, dopo i tragici fatti di sangue avvenuti giovedì 14 ottobre, quando a Beirut sette manifestanti sciiti sono stati uccisi da cecchini appostati sui tetti nel quartiere cristiano di Tayyouneh-Ain al Remmaneh. Risponde a queste caratteristiche la proposta articolata elaborata dal Cardinale Béchara Boutros Raï, Patriarca della Chiesa maronita, e da lui esposta martedì 26, in una serrata sequenza di incontri con i massimi vertici istituzionali del Paese dei Cedri.
In una sola giornata, il Primate della Chiesa maronita è stato ricevuto dal Presidente Michel Aoun (cristiano maronita), dal Premier Najib Mikati (musulmano sunnita) e dal Presidente del Parlamento Nabih Berri (musulmano sciita), ricevendo dai suoi tre autorevoli interlocutori cenni di consenso ai suggerimenti da lui avanzati per disinnescare le pericolose contrapposizioni politiche e istituzionali che paralizzano il Paese – alle prese con una crisi economica devastante – e proiettano sul vissuto di milioni di libanesi l’incubo di un ritorno dei sanguinosi conflitti settari sofferti negli anni della guerra civile.

LIBANO – 11 cristiani, 10 musulmani e 2 drusi (ma una sola donna) nel nuovo governo Mikati

Beirut (Agenzia Fides) – Il nuovo governo del Libano, guidato dal musulmano sunnita Najib Mikati, si prepara a ottenere oggi, lunedì 20 settembre, il voro di fiducia da parte del Parlamento libanese. Tutte le principali forze politiche rappresentate in Parlamento (ad eccezione delle Forze Libanesi, guidate da Samir Geagea) hanno garantito il proprio appoggio alla nuova compagine governativa, che nella sua composizione riflette la varietà del “mosaico” libanese anche dal punto di vista delle appartenenze confessionali.

ITALIA- Papa Francesco alla Chiesa di Roma: La missione è opera dello Spirito Santo, attenti ai rischi di una Chiesa “fai-da-te”

Roma (Agenzia Fides) – La Chiesa è per natura sinodale, e compie la sua missione solo se segue docilmente l’opera attuale e efficace dello Spirito Santo, come si legge negli Atti degli Apostoli. Solo così si può vincere anche “la tentazione di fare da soli”, e di “prendere il posto di Dio, pretendendo di modellare la Chiesa sulle proprie convinzioni culturali”. Come se, “asceso al cielo, il Signore avesse lasciato un vuoto da riempire”. Lo ha detto oggi Papa Francesco, parlando la mattina di sabato 18 settembre ai partecipanti al Convegno della diocesi di Roma, riuniti nell’Aula Paolo VI. Nel suo lungo intervento, il Vescovo di Roma ha indicato ancora una volta gli Atti degli Apostoli come testo paradigmatico a cui conviene far riferimento per riconoscere quali sono le sorgenti e la natura propria della missione a cui è chiamata la comunità ecclesiale, sfuggendo alla perenne tentazione di costruire una Chiesa “fai-da-te”, e di ridurre anche gli incontri sinodali a un “Parlamento diocesano”.
L’intervento del Papa ha preso le mosse dal “Cammino sinodale” che coinvolge tutta la Chiesa in vista dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi del 2023. In tale itinerario – ha rimarcato il Pontefice – “Non si tratta di raccogliere opinioni, non è un’inchiesta questa, ma di ascoltare lo Spirito Santo”.

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